Fonte: Martinez B. K., et al. JAHA. 2018;7:e008643.
La fibrillazione atriale non valvolare è frequente nei pazienti con fragilità, definita come sindrome clinica associata a una riduzione delle capacità del paziente di riprendersi da eventi stressanti a causa del declino di diversi sistemi fisiologici, che impatta negativamente sulla prognosi. Dai dati della letteratura si evince come questi pazienti, seppur ad elevato rischio tromboembolico, ricevano meno frequentemente un’adeguata terapia antitrombotica. Questo studio ha analizzato retrospettivamente i dati del US Truven MarketScan (11/2011-12/2016) attraverso l’uso del propensity score. Sono stati valutati rispettivamente 2.700, 2.784 e 5.270 pazienti in terapia con apixaban, dabigratan e rivaroxaban, versus warfarin. I risultati a 1 anno hanno dimostrato che apixaban, dabigatran e rivaroxaban sono associati a una riduzione non significativa del rischio di eventi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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