Al Congresso Europeo di Cardiologia (ESC) 2018 che si è tenuto quest’anno a Monaco di Baviera, Germania, dal 25 al 29 agosto, i riflettori sono stati puntati sulla lotta all’ipercolesterolemia con numerosi simposi dedicati all’argomento. Le malattie cardiovascolari (MC) si aggiudicano il primo posto tra le cause di morte nel mondo occidentale. In Europa i decessi per MC sono stati superiori ai 4 milioni in un anno, il 46% delle morti totali. Elevati livelli di colesterolo LDL (LDL-C) nel sangue rappresentano il fattore causale per lo sviluppo di MC che, a loro volta, sono la causa di circa 300 mila morti in Italia ogni anno. Un dato preoccupante è che circa il 40% degli individui non è consapevole di avere livelli di colesterolo non a norma (unmet need) e dei rimanenti, solo il 24% degli uomini e il 17% delle donne è trattato efficacemente. Coloro che presentano elevati livelli di LDL-C hanno un rischio 3,6 volte maggiore di sviluppare coronaropatie rispetto alla popolazione normale. Eppure anche i pazienti più a rischio, per esempio quelli che hanno già avuto un infarto o un ictus, non riescono ad ottenere valori di LDL-C sotto controllo: si stima che in Europa oltre il 60% dei pazienti ad alto rischio cardiovascolare (CV) e l’80% di quelli a rischio molto alto siano in questa condizione. Da un punto di vista di costi, diretti e indiretti, quelli imputabili al totale delle malattie cardiovascolari sono...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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