Queste sono le conclusioni presentate all’AHA e conteporaneamente pubblicate sul New England Journal of Medicine da JoAnn E Manson dell’Harvard Medical School di Boston, USA. Lo studio randomizzato in doppio cieco, controllato con placebo, è stato progettato per sanare le incertezze che vi sono sulla capacità che una aggiunta di omega 3 e di vitamina D riduca il rischio di malattie cardiovascolari e di cancro. La popolazione dello studio ha compreso 25,871 adulti americani (uomini di età ≥55 e donne di età ≥55), senza CVD o cancro all’arruolamento. I partecipanti sono stati randomizzati a uno dei quattro gruppi di integratori: (1) vitamina D3 (colecalciferolo, 2000 UI al giorno) e omega-3 (acido eicosapentaenoico [EPA] e acido docosaesaenoico [DHA], 1 g al giorno, rapporto di EPA in DHA = 1,3: 1 ); (2) vitamina D e omega-3 placebo; (3) vitamina D placebo e acidi grassi omega-3; o (4) entrambi i placebo. La durata media del periodo di trattamento randomizzato era di 5,3 (range 3,8-6,1) anni. Gli endpoint primari erano : (a) eventi CVD maggiori (un endpoint composito di mortalità per infarto miocardico, ictus e CVD) e (b) cancro. Gli endpoint CVD secondari erano (a) un composto di eventi CVD maggiori più rivascolarizzazione coronarica e (b) i singoli componenti degli endpoint CVD compositi. Gli endpoint secondari per il cancro era il sito specifico del tumore e la mortalità totale per cancro....continua a leggere