È ampiamente dimostrato che i beta-bloccanti migliorano la sopravvivenza nei pazienti con scompenso cardiaco e disfunzione ventricolare sinistra, ma quale dovrebbe essere l’obiettivo del trattamento? La dose target stabilita dalle linee guida, la frequenza cardiaca o entrambe? In questo studio condotto presso l’università di Heidelberg è stato analizzato l’impatto prognostico di due strategie di trattamento, basate l’una su un target di frequenza e l’altra su un target di posologia del beta-bloccante. Nello studio sono stati inclusi 1.669 pazienti con scompenso cardiaco e ridotta funzione ventricolare sinistra in un quadro di cardiopatia ischemica o dilatativa idiopatica, tutti in trattamento con ACE-inibitore o sartano. La dose target di beta-bloccante è stata definita come ≥ 95% della dose raccomandata dalle linee guida, mentre la frequenza target...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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