Bassi livelli di HDL ossidate si associano ad attenuazione della progressione della calcificazione coronarica, con potenziali benefici nella prevenzione dell'aterosclerosi: è quanto descritto in una recente pubblicazione su Atherosclerosis. Le HDL ossidate si caratterizzano per le loro ridotte proprietà antinfiammatorie rispetto alle HDL: in particolare, l’ossidazione della loro principale componente, l’apolipoproteina A-I, le rende disfunzionali ed addirittura pro-aterogeniche. Gli autori del presente lavoro ne hanno voluto indagare l’esatto ruolo nella patogenesi della calcificazione delle arterie coronarie, un marker di aterosclerosi subclinica, verificando prospetticamente l'associazione tra variazioni nei livelli sierici di HDL ossidate e progressione del grado di calcificazione coronarica nell’ambito del PEACH study (Effect of pitavastatin and eicosapentaenoic acid on coronary artery calcification detected by computed tomography). I partecipanti dello studio PEACH con un punteggio di calcificazione coronarica compreso tra 1 e 999 sono stati trattati con pitavastatina con/senza acido eicosapentaenoico e sottoposti a misurazione del grado di calcificazione coronarica con tomografia computerizzata e ad un esame del sangue al basale e dopo un anno di follow-up. Nello studio principale, l'aumento del grado di calcificazione coronarica non differiva tra i...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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