Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da John D. Sluyter dell’università di Auckland, Nuova Zelanda. In molti pazienti la fibrillazione atriale (FA) viene riscontrata per la prima volta quando il paziente presenta un ictus e pertanto sono necessari migliori metodi di screening per FA. A tal riguardo i ricercatori hanno voluto esaminare se i parametri di variabilità della frequenza del polso siano predittori di futuri episodi di FA e di eventi cerebrovascolari. E’ stato eseguito uno studio di coorte osservazionale su 5.000 adulti (58% maschi, 50-84 anni). Ai soggetti arruolati è stata valutata la variabilità della frequenza del battito con l’RMSSD e l’indice di irregolarità (IrrIx). Sulla base di precedenti valutazioni l’RMSSD e l’IrrIx sono stati dicotomizzati rispettivamente a 100 ms e a 7,7%. I partecipanti sono stati seguiti per 4,6 anni (media). Durante tale...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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