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Gestione del paziente anziano fragile in fibrillazione atriale permanente

Trattamento farmacologico DOAC Edoxaban nella pratica clinica quotidiana, in particolare nel paziente anziano fragile post ictus, switch da Warfarin a DOAC

Caso clinico
Paziente di 86 anni si presenta presso i nostri poliambulatori verso fine anno 2018 per eseguire visita cardiologica di controllo, il paziente riferisce i seguenti fattori di rischio cardiovascolare:
- ipertensione arteriosa in terapia da 25 anni con l’associazione telmisartan/idroclorotiazide 80/12.5 mg 1 cp al mattino, dislipidemia in terapia con l’associazone simvastatina/ezetimibe 10/10 mg 1 cp (vista l’intolleranza alle statine per mialgie e rialzo delle cpk), familiarità positiva per ipertensione arteriosa, minimo sovrappeso addominale.

Comorbidità iniziale malattia tronchi-sovraortici: stenosi del 40% sull’ICA sx riscontrata ad un ecocolordoppler tsa del 2016. Anamnesi cardiologica storia di malattia atriale non valvolare permanente da 9 anni in strategia rate-control in terapia con Warfarin sec INR e betabloccante bisoprololo 1.25 mg cpx2. Ecocolordoppler cardiaco del 2016 lieve ectasia del bulbo aortico di 39 mm, aorta ascendete nella norma, lieve ipertrofia concentrica del vs, funzione sistolica vsx nella norma FE 65%, non valvulopatia mitro-aortica , atrio sx  lievemente dilatato, sezioni destre nella norma, IT lieve-media PAP 30 +5 mmHg, non pletora cavale. A novembre us, il paziente si reca c/o il PS del nostro Ospedale per...continua a leggere

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