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In pazienti senza altre comorbilità per aumentato rischio di ictus, la terapia antitrombotica per chiusura del PFO può essere temporanea
Fonte: Wintzer-Wehekind J - Am J Cardiol. 2019, 123(9):1538-1545.

Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Wintzer-Wehekind J della Laval University di Quebec, Canada. Dal momento che non esistono dati sulla durata ottimale della terapia antitrombotica (AT) dopo la chiusura del forame ovale (PFO) i ricercatori hanno voluto valutare la sicurezza della sospensione della AT dopo chiusura del PFO in pazienti con un evento ischemico criptogenetico. Sono stati inclusi un totale di 453 pazienti consecutivi (età media: 48 ± 13 anni, uomini: 51%) sottoposti a chiusura del PFO a causa di un evento ischemico criptogenetico. Tutti i pazienti erano in AT dopo la chiusura del PFO (terapia antipiastrinica: 92,7%, anticoagulazione: 7,3%). Eventi ischemici, sanguinamenti e AT sono stati valutati ad un follow-up medio di 8 (IQR: da 4 a 11) anni e il follow-up è stato completato nel 96% dei pazienti. Ictus e attacco ischemico transitorio si sono verificati in...continua a leggere

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