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Negli adulti statunitensi che non hanno malattie cardiovascolari la maggior parte dei rischi di morte cardiaca improvvisa appare limitata al 10% -20% della popolazione
Fonte: Kristoff A. Olson - Am j cardiol DOI: https://doi.org/10.1016/j.amjcard.2019.01.020.

Queste sono le conclusioni dello studio coordinato da Kristoff A. Olson della Feinberg School of Medicine/Northwestern University di Chicago, USA. La morte cardiaca improvvisa (SCD) rappresenta oltre la metà di tutti i decessi per malattie cardiovascolari ed è la prima manifestazione di malattie cardiache nel 50% di questi soggetti. A tal riguardo i ricercatori hanno voluto descrivere la distribuzione del rischio di SCD nella popolazione generale degli Stati Uniti utilizzando un punteggio di rischio sviluppato di recente. In precedenza è stato sviluppato un punteggio di rischio a 10 anni per SCD basato sulla popolazione utilizzando i dati del rischio di aterosclerosi multirazziale nella coorte di comunità, convalidato nello studio Framingham. Ora i ricercatori hanno stimato il rischio di SCD a 10 anni nei partecipanti al National Health e Nutrition Examination Survey (raggruppati...continua a leggere

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