Queste sono le conclusioni dello studio coordinato da Stefan Hohnloser, del’Università Johann Wolfgang Goethe di Francoforte, Germania. Lo studio prospettico, randomizzato a gruppi paralleli, in aperto con valutazione dell’endpoint in cieco, ha confrontato l’efficacia e la sicurezza della somministrazione di edoxaban 60 mg rispetto alla somministrazione degli antagonisti della vitamina K (AVK) dimostrando che con la somministrazione di edoxaban si sono verificati un basso numero di eventi, sia tromboembolici che emorragici. L'endpointi primario di efficacia dello studio è stato il confronto del tempo trascorso fino al primo evento (morte per tutte le cause, ictus o emorragia maggiore secondo la definizione ISTH) osservato nella popolazione dalla fine della procedura di ablazione fino alla fine del trattamento. L’incidenza dell’endpoint primario è stata dello 0,3% (1/316) nel gruppo edoxaban e 2,0% (2/101) nel gruppo...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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