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Raggiungere il target terapeutico con l'associazione

Zofenopril e HCTZ: un’associazione razionale ed efficace

Le peculiarità dell’ACE-inibitore Zofenopril, sostanzialmente dovute alla presenza nella molecola del gruppo sulfidrilico, sono state ben descritte in altre sezioni di CardioLink Scientific News. Queste vanno dalla superiorità nella prevenzione degli eventi maggiori e, specularmente potremmo dire, nell’aumento della sopravvivenza libera da eventi dei pazienti in fase post-infartuale, come evidenziato dallo studio SMILE-4 [1], al mantenimento della protezione cardiovascolare quando associato con ASA, in maniera non condivisa dagli altri appartenenti alla stessa classe di farmaci, come risulta dall’estensione a 5 anni dello stesso studio [2]. Un ulteriore aspetto, che risulta importante affrontare, è l’associabilità con altri principi attivi dato che spesso il clinico è chiamato a somministrare un ace-inibitore congiuntamente ad altri farmaci per motivi diversi. La combinazione inibitore del sistema renina angiotensina (SRA) / diuretico è riconosciuta come razionale dato che il meccanismo di azione di tale combinazione implica un effetto sinergico e opposto sul SRA, in cui l'ACE-inibitore o il sartano antagonizzano l’attività del sistema regolatorio innescata dal diuretico, migliorando così l'efficacia e la tollerabilità dei singoli componenti dell’associazione. Motivazione fondamentale della terapia di combinazione, nel trattamento del paziente...continua a leggere

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ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS

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