Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Barbarawi M dell’università di stato del Michigan, USA. Studi osservazionali hanno riportato un'associazione tra bassi livelli di vitamina D ematici ed elevato rischio di eventi cardiovascolari (CVD), ma tali studi non hanno dimostrato una causalità certa per possibili confondimenti non misurati. A tal proposito i ricercatori hanno condotto una meta-analisi su studi clinici randomizzati che hanno testato l'associazione di supplementazione di vitamina D con eventi CVD ridotti e mortalità per tutte le cause. I criteri di inclusione erano studi clinici randomizzati che riportavano l'effetto della supplementazione di vitamina D a lungo termine (≥1 anno) su eventi CVD e mortalità per tutte le cause. Sono stati esclusi gli studi che non includevano esiti cardiovascolari. Gli eventi avversi...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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