Il rischio dovuto al fumo persiste fino a 30 anni dopo la cessazione per PAD e 20 anni per CHD. I nostri risultati evidenziano ulteriormente l'importanza della prevenzione e della cessazione precoce del fumo. Queste sono le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori coordinati da Ning Ding, della Johns Hopkins Bloomberg School, Baltimora, USA. Le dichiarazioni pubbliche sull'effetto del fumo sulle malattie cardiovascolari si basano principalmente su indagini sulla CHD e sull'ictus, sebbene il fumo sia riconosciuto come un forte fattore di rischio per PAD. Dal momento che nessuno studio ha confrontato in modo completo l'associazione a lungo termine del fumo di sigaretta e la sua cessazione con l'incidenza delle 3 principali malattie aterosclerotiche (PAD, CHD e ictus) i ricercatori hanno voluto quantificare l'associazione a lungo termine del fumo di sigaretta e la sua cessazione con l'incidenza delle 3 malattie. Sono stati...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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