Queste sono le conclusioni dello studio presentato da Jean -Claude Tardif del Montreal Heart Institute di Montreal, Quebec, Canada e pubblicato contemporaneamente online sul New England Journal of Medicine. Patendo dal presupposto che studi sia sperimentali che clinici hanno dimostrato il ruolo primario dell'infiammazione nell'aterosclerosi e nelle sue complicanze e dal momento che la colchicina è un potente farmaco antinfiammatorio, i ricercatori hanno voluto eseguire uno studio randomizzato, in doppio cieco, su pazienti reclutati entro 30 giorni dopo un infarto del miocardio. I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere colchicina a basso dosaggio (0,5 mg una volta al giorno) o placebo. L'end point primario di efficacia era un composto di morte per cause cardiovascolari, arresto cardiaco rianimato, infarto del miocardio, ictus o ricovero urgente per angina che porta a rivascolarizzazione coronarica. Sono stati inoltre...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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