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Nei pazienti con diabete di tipo 2 una grande variabilità e aumenti di emoglobina glicata nel follow-up a medio termine sono associati a un rischio più elevato di insufficienza cardiaca
Fonte: AHA 2019 scientific session.

Queste sono le conclusioni dello studio presentato da Kershaw V. Patel dell'Università del Texas, Southwestern Medical Center di Dallas. E' noto che l'insufficienza cardiaca nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 (T2DM) peggiora la prognosi. Sebbe è noto che il controllo glicemico intensivo riduca il rischio di scompenso cardiaco, le associazioni di fluttuazione dell'emoglobina A1c (A1c) con il rischio di scompenso cardiaco non sono state valutate. Pertanto i ricercatori in questa analisi post-hoc, hanno analizzato i dati dei partecipanti dello studio ACCORD con T2DM. La variabilità della A1c è stata valutata dal basale a 2 anni di follow-up nei partecipanti con almeno 3 misure disponibili. I partecipanti con HF al basale o entro 2 anni dal follow-up sono stati esclusi. Degli 8.963 (di 10.251; 87%) partecipanti all'ACCORD Trial (62% uomini, età media 62,7 anni, A1c = 8,3%, 4,6 mesi tra misure A1c), 241 (2,7%) hanno sviluppato HF...continua a leggere

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