Introduzione
Negli ultimi anni, i nuovi anticoagulanti orali (NAO) hanno mostrato la stessa efficacia degli antagonisti della vitamina K nel trattamento e nella prevenzione delle recidive della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP) e nella prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica nei pazienti affetti da fibrillazione atriale non valvolare. In particolare, questa nuova classe di farmaci, ha mostrato una netta riduzione dei sanguinamenti rispetto agli antagonisti della vitamina K, pertanto, i NAO rappresentano una valida opzione terapeutica in particolare nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento. [1,2] Di seguito sarà descritto il caso clinico di una paziente affetta da embolia polmonare con storia di sanguinamenti gastrointestinali.
Caso Clinico
La nostra paziente è una donna di 78 anni in discrete condizioni generali. L’anamnesi della paziente rivelava: pregresso TIA (circa 15 anni fa), ipertensione arteriosa, anemia cronica in terapia marziale da diversi anni, osteoporosi con episodi di crolli vertebrali, evidenza all’esofagostroduodenoscopia (EGDS) di gastrite erosiva (marzo 2018), nelle ultime due settimane episodio di lombosciatalgia (portatrice di busto correttivo) che ne ha ridotto le attività quotidiane e la mobilità. La paziente giungeva presso il pronto soccorso del nostro ospedale in quanto al domicilio, in seguito a stipsi della durata di ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA