L’ACE-inibizione conduce il gioco contro il rischio cardiovascolare e i dati provenienti dai grandi studi indicano il perindopril come esponente di punta di questa classe.

In linea con le rilevazioni dei sondaggi di CardioLink Scientific News (non ultima quella pubblicata sul corrente numero) e forti delle evidenze derivanti dai grandi trial internazionali, gli ACE-inibitori rappresentano i primi portabandiera di quella inibizione del Sistema Renina Angiotensina Aldosterone ritenuta cardine per la prevenzione del rischio cardiovascolare. Lo studio EUROPA (European trial on Reduction Of cardiac events with Perindopril), i cui risultati sono stati pubblicati su Lancet nel 2003, può essere considerato, a tutti gli effetti, uno dei massimi esponenti di quella famiglia di grandi studi che hanno dato consistenza all’impiego diffuso di questa classe di farmaci e, senza dubbio, il più ampio studio di morbilità e mortalità mai realizzato nei pazienti coronaropatici. I risultati dell’EUROPA hanno portato a grandi ripercussioni a livello clinico e ad importanti indicazioni recepite dalle linee guida sull’angina stabile della Società Europea di Cardiologia, riprese in Italia dalla Federazione Italiana di Cardiologia. Lo studio EUROPA ha evidenziato risultati significativi su diversi profili di pazienti coronaropatici tra i quali coloro con pregresso infarto del miocardio, e/o pregressa procedura di rivascolarizzazione ...continua a leggere