Un ciclista Master, iperteso e dislipidemico, presenta sporadici episodi di fibrillazione atriale e necessità, quindi, di terapia anticoagulante

Presento il caso del Sig. U.G. di 68 anni, iperteso e dislipidemico, che, dopo una onorevole carriera di ciclista professionista, ha proseguito una intensa attività sportiva con la partecipazione a manifestazioni anche a carattere competitivo. Il nostro atleta Master, definizione che va ad identificare quei soggetti sportivi di età superiore ai 35-40 anni (sec. le diverse Federazioni), consegue, quindi, obbligatoriamente e annualmente, la certificazione per l’idoneità alla pratica agonistica per la disciplina del ciclismo. Negli anni precedenti, stante il buon controllo dei valori pressori e lipidici grazie all’assunzione di un sartano e ad una combinazione fissa di statina a ridotta posologia più ezetimibe, non ha mai avuto alcuna difficoltà ad ottenere l’agognata certificazione e così è avvenuto anche per l’anno in corso. Tuttavia, due mesi orsono giunge alla nostra attenzione riferendo una prima comparsa di una sintomatologia caratterizzata da cardiopalmo tachiaritmico (“cuore accellerato che salta”, a detta del nostro paziente) che insorge casualmente, non riscontrandosi alcuna relazione con lo sforzo fisico o altra attività quotidiana. Alla visita clinica e all’ECG di base non emerge alcun segno di cardiopatia salvo criteri elettrocardiografici per ipertrofia ventricolare...continua a leggere