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Anticoagulazione in pazienti con malattia renale allo stadio terminale e fibrillazione atriale: confusione e conseguenze cliniche
Fonte: J Stroke. 2020 Sep;22(3):306-316. doi: 10.5853/jos.2020.01886. Epub 2020 Sep 29.

I pazienti con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) presentano una maggiore prevalenza di diabete mellito, ipertensione arteriosa, insufficienza cardiaca congestizia ed età avanzata, insieme ad una maggiore incidenza di fibrillazione atriale non valvolare (FA), con il conseguente rischio di incidenti cerebrovascolari. L'anticoagulazione sistemica è quindi raccomandata nei pazienti con ESRD con FA per ridurre il rischio e le complicazioni da tromboembolismo. Paradossalmente, questi pazienti sono a maggior rischio di sanguinamento a causa del grado elevato di disfunzione piastrinica e della compromissione dell'interazione tra piastrine ed endotelio. Attualmente, CHA2DS2-VASc e Ipertensione, funzione epatica/ renale anormale, ictus, emorragia, INR labile, anziani, droghe o alcol (HAS-BLED) sono i modelli raccomandati per la stratificazione del rischio di ictus e la valutazione del...continua a leggere

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