L’ultima giornata del congresso della società europea di cardiologia (ESC) “Heart and stroke” è stato dedicato alla definizione di ictus embolico di origine indeterminata e a vari work-shop, ossia a sessioni pratiche. Inoltre sono stati presentati e premiati i migliori abstract in tema di cuore e ictus. Il termine ictus embolico di origine indeterminata (ESUS) è ​​stato introdotto nel 2014 per descrivere i pazienti con ictus ischemico non lacunare e nessuna eziologia convincente. I termini ESUS e ictus criptogenetico non sono sinonimi, poiché quest'ultimo include anche pazienti con eziologie multiple di ictus o work-up diagnostico incompleto. L'introduzione del termine ESUS ha facilitato la conduzione di studi randomizzati controllati in questa popolazione, in quanto ha fissato criteri per definire i pazienti come tali, cosa che non era possibile con la definizione originale di ictus criptogenetico. L'ESUS rappresenta un gruppo eziologicamente eterogeneo e può essere causato da varie potenziali fonti di tromboembolia. I più diffusi tra questi sembrano essere l'atrio sinistro, il ventricolo sinistro e le placche aterosclerotiche nell'albero arterioso che fornisce il territorio dell'infarto. Il primo work-shop ha riguardato i percorsi da attuare per la diagnosi e il trattamento dell’ictus criptogenetico. L'ictus è una delle cause più comuni di disabilità e morte negli adulti. L'ictus, in particolare...continua a leggere