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La trombosi del ventricolo sinistro e il rischio di ictus embolico
Fonte: Congresso ESC Heart and Stroke 2021.

L'incidenza della trombosi ventricolare sinistra è notevolmente diminuita negli ultimi anni grazie al maggior ricorso all'intervento coronarico percutaneo primario (PCI) e alla doppia terapia antiaggregante (DAPT) ma, in relazione all'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI), è tuttora riportata una prevalenza di trombosi ventricolare sinistra compresa tra il 3% e il 9%. La triade di Virchow (ipercoagulabilità, danno endoteliale e stasi ematica) svolge un ruolo importante nella formazione di trombi nel ventricolo sinistro dopo infarto miocardico e, nei soggetti infartuati, si osservano stati di ipercoagulabilità persistenti fino a 6 mesi dopo l'infarto. La modalità più accurata per la diagnosi di trombo ventricolare sinistro è la risonanza magnetica cardiaca con caratterizzazione tissutale (CMR), che ha una sensibilità dell'82-88% e una specificità del 99-100 %. Ma, indubbiamente la metodica...continua a leggere

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