Acufeni e squilibri emodinamici: incrocio di possibilità clinico-terapeutiche?

Gli acufeni, genericamente, rappresentano un fenomeno diffuso; la prevalenza, secondo la letteratura, varia dal 6 all’80% della popolazione in base a casistiche che presentano evidentemente una certa dispersione legata a problemi metodologici nello studio del fenomeno. Si tratta comunque di un problema di un certo rilievo, sia perché la percentuale di soggetti coinvolti è tendenzialmente portata a crescere con l’invecchiamento, sia per il carattere invalidante che spesso il disturbo comporta, tanto da essere sopportato in molti casi con estrema difficoltà. Pur potendo derivare da qualunque area delle vie acustiche, per la maggior parte il sintomo origina da un disordine dell’orecchio interno; in questo caso, come in altri ad eziologia non strettamente specifica, non è attualmente disponibile un trattamento che si basi su un razionale pienamente codificato e generalmente condiviso. Il problema degli acufeni si presenta spesso in modo pressante più dello stesso disordine che può esserne alla base anche perché, in molte circostanze, si accompagna a deficit uditivi anche di modesta portata o comunque relativamente accettabili o correggibili. Al contrario, il carattere marcatamente soggettivo degli acufeni, la loro apparente “non controllabilità” da parte di chi li percepisce e la loro...continua a leggere