Le cadute rappresentano uno dei problemi più frequenti e rilevanti in età geriatrica. Hanno un forte impatto su morbilità, mortalità, riduzione della capacità funzionale, ospedalizzazione, così come sulla spesa sanitaria. In media il 34% (range 30-61%) dei soggetti ultrasessantacinquenni non ricoverati, il 26% di quelli ospedalizati e il 43% di quelli in RSA, presenta almeno una caduta l’anno. L’incidenza delle cadute può talvolta essere sottostimata per le difficoltà che si possono incontrare nella ricostruzione anamnestica nel paziente anziano. Molteplici cause e numerosi fattori di rischio sono stati identificati come potenziali cause delle cadute. Le cadute hanno spesso una genesi multifattoriale e possono essere favorite da modificazioni associate all’invecchiamento fisiologico, a fattori più propriamente patologici ed a fattori ambientali. I fattori di rischio possono essere classificati in intrinseci (o relativi al paziente) ed estrinseci (o relativi all’ambiente). Esempi di fattori intrinseci sono modificazioni fisiologiche età-dipendenti o patologie o trattamenti farmacologici (in particolare farmaci attivi sul SNC) che aumentano il rischio di cadute, mentre ostacoli e barriere architettoniche, superfici sdrucciolevoli ed ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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