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Un ß-blocco per amico

Nello scompenso cardiaco, possibili scelte mirate di ß-blocco in funzione del profilo clinico del paziente.

Lo scompenso cardiaco rappresenta oggi uno dei maggiori problemi di salute pubblica, destinato ad aggravarsi ulteriormente nel prossimo futuro per un aumento della prevalenza della patologia come dimostrano i dati americani. Per questo, i relatori, nell’introdurre i simposi durante il congresso SIC 2006 a Roma, hanno sottolineato come la gestione del paziente con scompenso cardiaco debba essere finalizzata ad ottenere i massimi risultati dalle terapie oggi disponibili. L’interesse rivolto alla terapia beta-bloccante nel paziente con scompenso cardiaco cronico è anche la ragione delle notevoli aspettative del pubblico intervenuto al Congresso SIC. Gli effetti favorevoli del beta-blocco nello scompenso cardiaco possono essere sintetizzati come effetti a livello miocardico, a livello neuroendocrino ed a livello emodinamico. A livello miocardico i ß-bloccanti sono in grado di prevenire i fenomeni di tossicità catecolaminica. Essi esercitano un’azione anti-ischemica, riducendo la frequenza cardiaca e aumentando il tempo di perfusione coronarica in diastole, azione antiaritmica, soprattutto per i beta-bloccanti non selettivi e non dotati di attività simpaticomimetica intrinseca. A livello neuroendocrino il beta-blocco è in grado di modulare l’attivazione di vari...continua a leggere

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