Nel corso dell’ultimo anno il panorama scientifico nazionale ed internazionale è stato più volte caratterizzato da un intenso e quanto mai acceso dibattito sulle evidenze acquisite a sostegno dell’impiego degli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE). Questo non soltanto alla luce dei risultati di ampi studi clinici internazionali, randomizzati, controllati, che si sono progressivamente resi disponidibli, ma anche in relazione alla recente disponibilità in commercio di formulazioni “generiche” di molti dei composti appartenenti a questa classe di farmaci, con ovvie ripercussioni economiche in termini di ridotta spesa sanitaria. Oltre che sotto il profilo puramente economico-sanitario, tale dibattito ha affrontato diversi aspetti di fondamentale importanza nella pratica clinica, tra cui l’efficacia nel controllo dei valori pressori, i vantaggi in termini di protezione dal danno d’organo e di prevenzione delle complicanze metaboliche, ed, infine, il buon profilo di tollerabilità e sicurezza. Del tutto recentemente, il dibattito si è spostato in una sede quanto mai appropriata, all’interno dei lavori congressuali del 67° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia, tenutosi a Roma dal 16 al 19 Dicembre 2006....continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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