Prevenzione in tutte le salse all’annuale appuntamento dell’American Heart. Uno studio italiano dimostra che la danza migliora la funzione cardiaca e la compliance all’attività fisica negli scompensati.

Si è svolto a Chicago il congresso annuale dell’American Heart Association che quest’anno ha visto un aumento del numero di partecipanti e della densità del programma scientifico rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, a dispetto della imponenza del programma scientifico le novità sono state piuttosto scarse. L’American Heart Association si è sviluppata negli anni con l’obiettivo della prevenzione delle malattie cardio e cerebrovascolari e proprio dalla prevenzione sono venuti i contributi più interessanti. Facendo seguito a quanto aveva fatto già notare la Società Europea di Cardiologia qualche anno fa, cui aveva fatto eco una importante iniziativa educazionale della Società Italiana di Cardiologia, anche l’AHA si è iniziata ad interessare al dilagante problema della obesità infantile. Sanaz Piran, della McMaster University di Hamilton in Canada, ha riportato i dati di uno studio che documenta come i bambini con ipertensione arteriosa, obesità, diabete, ipercolesterolemia e sindrome metabolica abbiano aumentati depositi di grasso a livello vascolare, il che potrebbe aumentare il rischio di eventi cardiovascolari in età adulta. I ricercatori hanno valutato...continua a leggere