All’Heart Failure 2006, il rene al centro dell’attenzione dei Ricercatori. Anemia e diabete fattori critici ad ampia prevalenza.

Si è svolto a Helsinki, dal 17 al 20 Giugno, il Congresso Heart Failure 2006 che ha visto la partecipazione di numerosi delegati provenienti da tutte le parti del mondo. L’identificazione, la prevenzione e la correzione dello scompenso cardiaco hanno rappresentato i temi dominanti di sessioni orali, tavole rotonde e poster presentati da numerosi gruppi di Ricercatori nel corso del Congresso. Uno degli argomenti più dibattuti è stato quello della sindrome cardiorenale. Il rene svolge un ruolo centrale nel mantenere il bilancio idro-elettrolitico nell’organismo e quindi rappresenta uno degli attori principali nelle alterazioni dei volumi che si associano allo scompenso cardiaco (Figura 1). D’altra parte la funzione renale è tra i maggiori determinanti dell’outcome in pazienti con insufficienza cardiaca cronica di grado severo. Diversi ricercatori hanno ribadito che nello scompenso cardiaco si ha l’attivazione di diversi sistemi umorali e neuroumorali per compensare il deficit funzionale della pompa cardiaca. Il rene non è però coinvolto solo per la riduzione del flusso ematico renale conseguente alla diminuzione della gittata cardiaca, ma anche attraverso l’attivazione di sistemi neuroendocrini strettamente connessi a questo ...continua a leggere