La sindrome metabolica è una condizione clinica caratterizzata dalla coesistenza, nello stesso paziente, di una pressione arteriosa ≥ 130/85 mmHg e di alcuni disordini metabolici. Malgrado le giustificate e recenti polemiche sulla sindrome metabolica è indubbio come questa malattia, sia pure con vistose differenze fondate sulla variabile fusione di diverse condizioni caratterizzate da un aumento del rischio cardiovascolare tra soggetto e soggetto, implichi un consistente incremento del rischio di manifestare una patologia aterosclerotica (Figura 1). Oltre a ciò, pur essendo palese che la denominazione di sindrome sia impropria, non essendo provata l’esistenza di una sostanziale omogeneità etiopatogenetica nell’ambito della “sindrome” (o, piuttosto, dovremmo dire delle “sindromi” ?), è vero che il paziente in sovrappeso, oppure affetto da obesità centrale (viscerale), manifesta una spiccata propensione a sviluppare nel tempo la sindrome metabolica. Ciò suggerisce la possibile esistenza di un comune denominatore fisiopatologico tra l’accumulo centrale di massa grassa e l’insorgenza di un complesso “derangement” che, a torto o a ragione, definiamo attualmente sindrome...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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