Un’aria di primavera imminente ha accompagnato il Congresso Nazionale dell’AIAC a Cernobbio ed i primi raggi di sole hanno illuminato una meravigliosa Villa Erba che, a tratti, sembrava dipinta da Magritte, le cui opere, esposte poco lontano, a Villa Olmo, lasciavano intravedere un’armonia sempre più stretta tra arte e medicina e tra passato e presente. La cornice e gli odori del lungo Lago ci hanno accompagnato nel percorso congressuale, che, a fronte di argomenti certamente interessanti e comunque molto attuali, non è stato coronato da grossi spunti innovativi in tema di cardiostimolazione ed elettrofisiologia, a parte rare eccezioni. Del resto, ci siamo abituati negli ultimi anni a vedere crescere vorticosamente la nostra disciplina, dalla stimolazione biventricolare, all’impianto dei defibrillatori in prevenzione primaria, alle tecniche di navigazione intracardiaca per la terapia ablativa delle aritmie, all’ablazione della fibrillazione atriale, che ci hanno fatto tenere il fiato sospeso per diversi anni e ci hanno arricchito di spunti di studio, di entusiasmo e di voglia di crescere. Un trend di novità in così rapida evoluzione non può però durare a lungo; sono, infatti, necessari periodi di riflessione, di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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