Nei giorni dal 17 al 19 febbraio si è svolta a Firenze l’annuale Conferenza Nazionale sull’Ictus Cerebrale “Stroke 2010”. Talvolta considerata secondaria rispetto a quella relativa alla cardiopatia ischemica, la lotta nei confronti dell’ictus cerebrale è invece di fondamentale rilevanza. In Italia come in tutta Europa, tale lotta coinvolge tanto i Medici quanto i Pazienti con conseguenze ed effetti macroscopici per tutta la Società. Ciò anche a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione e, quindi, del dilagare della patologia cerebrovascolare. Solo per dare un rapido sguardo ai numerosi dati disponibili, ogni anno negli Stati Uniti e in Europa Occidentale si verificano tra 1.5 e 2.0 milioni di nuovi casi di ictus cerebrali, nella maggioranza dei casi su base ischemica. In accordo con ciò, l’ictus cerebrale, sia di tipo ischemico che emorragico, rappresenta la causa di circa un terzo delle morti totali sui due versanti dell’oceano atlantico. Per quanto attiene segnatamente la nostra penisola, le stime per il 2009 attestano in quasi 200.000 i nuovi casi di ictus cerebrali, vale a dire praticamente più di uno ogni 5 minuti. Ad incrementare ulteriormente l’impressione che già deriva da...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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