Cardiopatia ischemica è un termine che individua più situazioni patologiche che hanno in comune una stessa eziologia: insufficiente apporto di ossigeno al cuore rispetto al fabbisogno. Le diverse manifestazioni della cardiopatia ischemica (angina pectoris, infarto acuto del miocardio) rappresentano, nella maggior parte dei paesi industrializzati, la prima causa di ricoveri ospedalieri ed i pazienti sottoposti a procedure di rivascolarizzazione sono ormai centinaia di migliaia, in quanto l’approccio interventistico offre vantaggi in termini di sopravvivenza e di morbilità che ne giustifica i costi ed i rischi. Nonostante la diminuzione della mortalità complessiva per malattie cardiovascolari, la cardiopatia ischemica rimane, però, la principale causa di morte nel mondo occidentale. Inoltre, nonostante queste procedure interventistiche e le terapie appropriate, la cardiopatia cronica stabile si manifesta ancora nel 2-5% della popolazione maschile di mezza età e nell’11-20% degli uomini anziani. È da questa necessità che scaturiscono le più recenti linee guida, da cui risulta come la gestione della cardiopatia ischemica sia divenuta progressivamente più complessa...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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