Qual è il ruolo della glicemia a digiuno (FPG) nel definire il rischio cardiovascolare? Il West of Scotland Coronary Prevention Study (WOSCOPS) ha cercato di risolvere questa annosa questione valutando la relazione esistente tra FPG e rischio di eventi e mortalità cardiovascolari in 6447 uomini (età media 55 anni) con ipercolesterolemia, ma senza anamnesi positiva per malattia cardiovascolare o diabete. A tale scopo, basandosi sui diversi livelli basali di FPG, gli autori hanno suddiviso la popolazione in studio in quintili e dopo un follow-up di oltre 14.7 anni, hanno osservato che le variazioni dei valori di FPG in un range "non-diabetico" non si associavano ad un incrementato rischio a lungo termine di avere eventi cardiovascolari. In accordo con ciò, hanno concluso che l'attuale cutoff di FPG per la diagnosi di diabete...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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