Un interessante studio pubblicato su Archives of Neurology indica che non solo i valori di pressione arteriosa sono da tenere sotto controllo in quanto associati con un aumentato rischio cardiovascolare, ma anche le sue fluttuazioni, a lungo termine, sono correlate con una maggiore incidenza di ischemia cerebrale. Adam M. Brickman, della Columbia University di New York City, conclude lo studio sottolineando che la gestione delle fluttuazioni della pressione arteriosa, anche nei normotesi adulti anziani, può essere utile nel ridurre il rischio di malattia cardiovascolare e nell'evitare un rapido invecchiamento cognitivo del paziente, soprattutto se anziano. A tali conclusioni gli autori sono giunti arruolando 686 adulti con più di 65 anni e dividendoli in 4 gruppi:
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
VISUALIZZA VERSIONE COMPLETA