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Per IMA si muore di meno, si rivascolarizza di più!
Fonte: N Engl J Med 2010; 362:2155-2165.

Grazie al miglior controllo dei fattori di rischio: divieto di fumo, migliore gestione della pressione arteriosa e dei lipidi, l'incidenza di infarto miocardico acuto (IMA) si è ridotta nel tempo con una significativa riduzione nell'incidenza di STEMI ed un tasso di mortalità più basso dopo NSTEMI. Queste sono le conclusioni dell'analisi dei dati del Kaiser Permanente Northern California, elaborate da R.W. Yeh e i suoi collaboratori del Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School di Boston. I ricercatori hanno analizzato 46.086 ricoveri per IMA e seguito i pazienti per un follow-up di 9 anni (1999-2008). La maggior parte degli IMA sono stati NSTEMI (66,9%) mentre il 33,1% sono stati STEMI. La percentuale di STEMI è diminuito nel tempo, dal 47% nel 1999 al 22,9% nel 2008. Anche l'incidenza di NSTEMI è diminuito negli anni. Negli ultimi anni, i pazienti ospedalizzati per IMA sono generalmente più...continua a leggere
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