Una sindrome clinica, illustrata ormai parecchi anni fa da studiosi italiani, ha largamente imperversato sui palchi della XV edizione del meeting dell’European Society of Hypertension, destando grande interesse tra i ricercatori, gli epidemiologi ed i clinici intervenuti. Si tratta della Sindrome Metabolica (SM) che è comune in parecchie popolazioni ed è associata ad un marcato aumento del rischio CV. Essa include, tra le condizioni, anche valori pressori maggiori di 130/85 mmHg. Due sono attualmente le definizioni più accreditate di SM, definizioni che risultano grossolanamente sovrapponibili anche se è possibile identificare alcune differenze di rilevanza non trascurabile. In particolare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) (Fig. 1) la definizione di SM è incentrata sulla presenza prevalente di iperglicemia e diabete e ruota intorno all’interazione tra tale disordine metabolico e la presenza contemporanea di altri fattori di rischio che possono, tuttavia, contribuire a definire la SM anche in assenza dei disordini del metabolismo glucidico qualora si presentino nello stesso soggetto in un numero maggiore di tre. Più recentemente, una definzione alternativa di SM è stata proposta dal National ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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