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Segnali precoci

Al Meeting ESH di Milano ribadita la necessità di una maggiore attenzione a Microalbuminuria e Pressione Differenziale.

Le più recenti edizioni delle linee guida americane (JNC VII) ed europee (ESH-ESC 2003) (Fig. 1) hanno riaffermato che i valori di normalità della pressione arteriosa si situano intorno ai 120/80 mmHg. Nei pazienti con diabete mellito ed insufficienza renale, la terapia antipertensiva deve riportare la pressione a valori inferiori a 130/80 mmHg (Fig. 2), se si intende ridurre convenientemente il rischio di eventi CV in tali pazienti. Non solo il livello di pressione da conseguire dipende dal rischio CV del paziente, ma la stessa decisione di iniziare un trattamento antipertensivo, anche per valori inferiori e/o uguali a 140/90 mmHg, dipende dal rischio globale dell’iperteso. L’identificazione, la misurazione e la correzione del rischio CV, in particolare nella sua componente pressoria, hanno rappresentato l’oggetto di sessioni orali, tavole rotonde e poster presentati nel corso del Congresso Europeo dell’Ipertensione, tenutosi lo scorso Giugno a Milano, con grande afflusso di partecipanti. Nuovi dati hanno ribadito la necessità e l’utilità di completare la valutazione del rischio CV, formulato sulla base dei sintomi e segni clinici, con indagini capaci di rilevare la presenza di alterazioni sub cliniche quali l’ipertrofia ventricolare sinistra,...continua a leggere

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