L’analisi dei dati osservazionali statunitensi, senz’altro i più strutturati che ci siano attualmente nel mondo, permette chiaramente di rilevare come la prevalenza di ipertensione arteriosa sia ormai impressionante anche in età pediatrica. Infatti, tra 6.112 individui di età compresa tra 8 e 17 anni valutati nel contesto del National Health and Nutrition Examination Survey tra il 1999 ed il 2004, ben il 3% manifestava una pressione arteriosa sistolica > 95° percentile e l’1.3% una pressione arteriosa diastolica > 95° percentile. La comparsa dell’ipertensione arteriosa tra i fattori di rischio cardiovascolare affioranti in giovanissima età, d’altra parte, si inserisce appunto in un ambito più vasto in cui è soprattutto l’obesità l’elemento “di rischio” più rappresentato nelle prime due decadi di vita, ormai purtroppo sempre più congiuntamente alle cosiddette “disglicemie” (Figura 1), vale a dire alla ridotta tolleranza per gli idrati di carbonio e/o all’iperglicemia a digiuno. In Italia, i dati relativi alle popolazioni in età pediatrica sono presenti, ma in forma meno strutturata nel contesto nazionale rispetto a quanto è disponibile, da anni,...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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