L’importanza del controllo della colesterolemia è stato ben documentato sia in prevenzione primaria che secondaria. Studi come il 4S, WOSCOP, CARE, PPP e LIPID hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, quanto sia importante abbassare la colesterolemia. Da studi epidemiologici emerge che i soggetti ipertesi sono molto spesso caratterizzati da elevati livelli di colesterolo sierico, cosa che contribuisce significativamente ad incrementare il rischio individuale per eventi cardiovascolari. In realtà, in accordo con l’approccio epidemiologico, la probabilità di sviluppare un evento maggiore cardiovascolare in pazienti con ipertensione aumenta progressivamente quando l’ipertensione è associata ad altri fattori di rischio cardiovascolari. I risultati dello studio MRFIT (Figura 1) hanno chiaramente dimostrato che la mortalità cardiovascolare associata ad un progressivo aumento dei valori della pressione arteriosa è significativamente più elevata nel gruppo di pazienti caratterizzati da elevati livelli di colesterolemia. L’idea di trattare contemporaneamente ipertensione e ipercolesterolemia è suggerita dall’esigenza di ridurre significativamente l’estensione di complicanze cardiovascolari. Le statine hanno dimostrato di avere un vero effetto nel trattamento di ...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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