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Sartani in prima linea

Al XXI congresso SIIA, cresce il ruolo terapeutico degli antagonisti recettoriali dell’angiotensina II nell’ipertensione arteriosa associata a numerose condizioni cliniche come il diabete, la sindrome metabolica e le nefropatie. 

Durante i lavori del XXI Congresso della Società Italiana dell’Ipertensione (SIIA), numerose letture e simposi hanno affrontato l’interessante ed attuale problema legato alla terapia farmacologica dell’ipertensione arteriosa. In particolare l’attenzione si è soffermata su una nuova categoria di farmaci: gli inibitori dei recettori dell’angiotensina II. Il rischio cardiovascolare globale rappresenta il determinante essenziale dello sviluppo di complicanze. Esso si compone sia di fattori clinicamente rilevanti ed obiettivabili, quali l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia o il diabete, sia di elementi di rischio aggiuntivi, in grado di condizionare lo sviluppo di complicanze cardiovascolari, che agiscono sia in modo indipendente sia attraverso l’esaltazione del ruolo di alcuni dei fattori di rischio dotati di rilevanza clinica. Il sistema renina-angiotensina-aldosterone (SRAA) rappresenta un esempio paradigmatico di tale concetto estensivo di fattore di rischio cardiovascolare in quanto la sua attivazione rappresenta, al tempo stesso, una condizione di rischio indipendente e contribuisce, attraverso i molteplici effetti...continua a leggere

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