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Ridurre i valori pressori...ma non troppo!
Fonte: Congresso ESH 2010.

In accordo con quanto indicato dai dati dello studio ACCORD BP (Action to Control Cardiovascular Risk in Diabetes), riportati al Cogresso ESH 2010 svoltosi ad Oslo, il controllo intensivo della pressione arteriosa non riduce l'outcome degli eventi cardiovascolari maggiori in pazienti ad elevato rischio cardiovascolare con diabete di tipo 2. Lo studio ACCORD BP includeva 4.733 pazienti con diabete di tipo 2 stabile da almeno tre mesi  (durata media 10 anni) considerati ad elevato rischio cardiovascolare (presenza di danno d'organo clinico o subclinico o e 2 fattori di rischio cardiovascolare). I pazienti erano randomizzati all'assunzione di una terapia antiipertensiva intensiva (n=2.362) (terapia iniziale con due farmaci - un diuretico tiazidico + un ACE inibitore, con un ARB o un ²-bloccante raccomandati come aggiunta o aumentati di dose ad ogni visita al fine di raggiungere una pressione sistolica...continua a leggere

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