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LE ARITMIE COMPLESSE ALL'ECG DI SUPERFICIE Analisi di elettrocardiogrammi guidata dal {rokbox text=|Prof. Giuseppe Oreto|}/images/stories/ecg/elementi/GiuseppeOreto.jpg{/rokbox}

DUBBI SUL TRACCIATO ECG?
È un pregiudizio molto diffuso che la diagnosi delle Aritmie sia difficile, tanto che solo pochi eletti riescono ad accostarvisi, e per raggiungerla si servono di metodiche complesse.
In realtà ogni cardiologo può diagnosticare correttamente quasi tutte le aritmie con il solo ausilio dell'elettrocardiogramma; infatti, nonostante l'avvento di tecniche più recenti e spesso più sofisticate, l'elettrocardiogramma di superficie rappresenta ancora oggi il principale mezzo diagnostico nei soggetti con aritmie. Il preciso riconoscimento di un disturbo del ritmo, tuttavia, richiede un'attenta osservazione dell'elettrocardiogramma, cioè l'acquisizione di una serie di dati, il confronto fra essi, il vaglio di alcune ipotesi diagnostiche ed, infine, la scelta dell'ipotesi più probabile. L'interpretazione dell'elettrocardiogramma comporta quindi un processo di analisi che va eseguita in due tempi che indagano due aspetti dello stesso fenomeno:
analisi morfologica, cioè identificazione delle varie deflessioni del tracciato; analisi cronologica, cioè studio dei rapporti temporali fra le diverse onde. Un esempio di quanto l'analisi dell'elettrocardiogramma di superficie...continua a leggere
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