L'ecocardiografia potrebbe sostituire tecnologie di imaging più complesse e meno versatili come la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica se i fautori della tecnologia fossero in grado di convincere i loro colleghi Cardiologi a dedicarsi a metodiche con l'eco tridimensionale, il contrasto e il Myocardial strain measurement: questo è il pensiero degli ecocardiografisti che hanno recentemente partecipato alla Società Americana di Ecocardiografia (ASE) 2010 Scientific Sessions la settimana scorsa. Molti dei recenti progressi che hanno il potenziale per fare dell'ecocardiografia lo strumento più potente per valutare la funzione cardiaca in tempo reale non stanno tuttavia prendendo piede. Per esempio, il contrasto eco con microsfere lipidiche perflutren ha dimostrato di migliorare la chiarezza dell'immagine, ma al momento l'eco contrasto eè utilizzato in meno del 2% degli studi di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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