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Tachiaritmia a QRS largo

Domanda di: A.P.


Paziente di 78 anni, affetta da ipertensione arteriosa, in trattamento con ACE-inibitori. L'ECG di base era normale. All'ingresso, rilievo di tachicardia a QRS largo con RR irregolare nei primi 4 battiti, poi regolare (Figura 1). L'aritmia era insorta da meno di 12 ore. Il medico di guardia ha diagnosticato una fibrillazione atriale a conduzione aberrante ed ha tentato, senza successo, la cardioversione farmacologica con amiodarone. Per il controllo della frequenza ventricolare è stata quindi somministrata una fiala di Digossina, a seguito della quale è stato osservato un rallentamento della frequenza ventricolare, con intervalli RR irregolari, e comparsa di attività atriale dissociata da quella ventricolare (conferma allo studio elettrofisiologico transesofageo, Figura 2).

Su questa base, è stata raggiunta la diagnosi di tachicardia ventricolare. Una rianalisi del tracciato (deviazione assiale sinistra + aspetto nelle precordiali a tipo blocco di branca destra) ha suggerito la diagnosi di TV fascicolare, per cui è stato somministrato verapamil senza, tuttavia, ottenere l'interruzione della tachicardia. E' stato successivamente osservato all'ECG un ritmo attivo a QRS largo, con morfologia identica a quello durante tachicardia, intervalli RR pari al doppio (o quasi) dell'intervallo RR presente durante tachicardia, sporadiche catture e battiti di fusione (Figura 3).

Si pongono le seguenti domande: 1)...continua a leggere

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