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Boston: la fibrillazione atriale ha le ore contate

La genetica e le tecnologie stanno chiudendo il sipario sulle principali aritmie.

Come tutti gli anni a Boston, il 16 e 17 Gennaio, si sono riuniti i più autorevoli specialisti sulla fibrillazione atriale (FA) per fare il punto su tutte le più innovative ricerche nel settore, sui meccanismi che stanno alla base della patologia e sulle terapie più attuali (Tabella 1). Sono passati circa 100 anni da quando Hering, Cushny e Lewis, per primi, hanno descritto vari aspetti di tale aritmia. La FA è la più frequente aritmia cardiaca; essa comporta una rischio di mortalità doppio rispetto ai soggetti in ritmo sinusale, poiché il rischio di stroke in tali pazienti è 5 volte più alto. Il completamento del progetto genoma umano ha identificato le basi genetiche di diverse patologie cardiache quali alcune cardiomiopatie e le sindromi del QT lungo, ma non sembra aver chiarito ancora completamente l’ipotesi che una causa genetica possa sottendere la genesi della FA, nonostante siano state individuate numerose famiglie nelle quali la predisposizione all’aritmia sembrava essere trasmessa come carattere autosomico dominante. Brugada nel 1997 ha documentato un’alterazione a carico del cromosoma 10 responsabile di fibrillazione atriale. Anche nel cromosoma 6 sono stati individuati loci responsabili di forme familiari ed è molto interessante notare come, negli stessi due cromosomi,...continua a leggere

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