Per i profani dell'ECG, la derivazione aVR è sempre quella che "va da sè". Niente di più sbagliato! O per lo meno è quanto dimostra uno studio australiano che si è proposto di valutare le implicazioni prognostiche dell'elevazione del tratto ST nella derivazione aVR nell'infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST (STEMI)
Sono stati valutati 17.073 pazienti con infarto STEMI; le registrazioni elettrocardiografiche sono state effettuate al momento della randomizzazione e dopo 60 minuti dopo la somministrazione di streptochinasi. L’innalzamento del tratto ST ≥ 1 mm nella derivazione aVR è stata associata ad una più elevata mortalità a 30 giorni in 15.315 pazienti con normale conduzione intraventricolare indipendentemente dall'ubicazione dell’area infartuata; le associazioni con più alta mortalità sono stati trovati nel sopraslivellamento di ST in aVR di ≥ 1,5 mm per...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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