Pare non essere così nel caso dell’ALLHAT, importante trial clinico recentemente pubblicato su JAMA. La prima sensazione che si ha, digitando la parola “ALLHAT” sui principali database che recensiscono la letteratura medica, è che il mondo della scienza sia in realtà scisso e che l’apodittica di alcune asserzioni possa prevalere. “Il verdetto dell’ALLHAT”, “C’è ancora qualcosa di valido... nelle indicazioni terapeutiche precedenti?” e altre frasi simili compaiono nelle recensioni di questo trial. Ciò che evidentemente ha scandalizzato e spaventato è che l’analisi dei dati del braccio del trial denominato “LLT” (10.335 pazienti randomizzati in due gruppi: uno di ipertesi trattati cui veniva associato un ipocolesterolemizzante, gruppo “2F”, l’altro tenuto in regime di “usual care”, gruppo “1F”) ha fallito nel dimostrare l’effetto preventivo dell’ipolipidemizzante, mentre, contestualmente, lo studio in toto ha indicato come il trattamento con diuretici tiazidici, farmaci vecchi e poco costosi, abbia un effetto preventivo superiore a quello di principi attivi apparentemente più blasonati. Tra le osservazioni ed i commenti della letteratura su...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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