I beta-bloccanti hanno dimostrato di essere efficaci e sicuri nel trattamento dello scompenso cardiaco. Malgrado ciò, essi sono paradossalmente poco usati, soprattutto in alcune categorie di pazienti (anziani, diabetici e/o bronchitici cronici). Per approfondire questo aspetto, sono stati analizzati i dati relativi ai pazienti con scompenso cardiaco visitati in primary care dall’aprile 2004 all’aprile 2006 e, quindi, trattati con bisoprololo oppure con carvedilolo per 6 mesi. Nella popolazione studiata (76.1% maschi, 23,9% femmine, età media 64,88 anni) il 57.1% ha ricevuto bisoprololo ed il restante 42.9% carvedilolo. La dose target è stata raggiunta nel 75.0% dei casi, una dose intermedia o iniziale il 21.7% dei casi, nessuna dose (per interruzione della terapia) solo il 3.3% dei casi (eccessiva bradicardia: 1.1%, sincope: 1.1%, ictus cerebri: 1.1%). La maggioranza (57.95%) degli eventi avversi rilevati non...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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