Il concetto dell’effetto della J-curve è stato per lungo tempo dibattuto e sottoposto ad innumerevoli revisioni attraverso lo sviluppo di differenti scuole di pensiero. La J-curve descrive una relazione inversa tra la bassa pressione arteriosa (PA) e le complicazioni cardiovascolari. Considerando che la perfusione coronarica avviene per lo più in diastole è evidente che la pressione diastolica sia maggiormente coinvolta in questo fenomeno, in particolare quando i valori di PA diastolica sono inferiori a 80 mmHg. E’ altrettanto chiaro che un calo della perfusione coronarica sia più consistente in caso di ostruzione più o meno severa del sistema arterioso cardiaco, portando pertanto ad un aumento di eventi avversi. Tutto chiaro dal punto di vista fisiopatologico. Ma se andiamo a guardare le Linee Guida dell’Ipertensione si può osservare che le indicazioni attuali sono di abbassare i livelli tensivi al di sotto di...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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