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Nuova Consensus sulla terapia antiaggregante: finalmente qualche risposta sui test di aggregometria!
Fonte: J. Am. Coll. Cardiol. 2010;56;919-933.

Importante documento pubblicato sull’ultimo numero di JACC riguardo la terapia antiaggregante con Clopidogrel e su come monitorizzare il grado di antiaggregazione raggiunto dai pazienti in trattamento in particolari condizioni patologiche (Compreso dopo impianto di stent coronarico).
Ecco cosa portarci a casa:
1 -  Gli studi di aggregometria che hanno testato la funzione piastrinica in pazienti in trattamento con Clopidogrel hanno evidenziato una variabilità nella risposta al farmaco e quindi al grado dell’inibizione della aggregazione piastrinica. Un alto livello di reattività piastrinica all’ADP è associato ad un aumento di incidenza di fenomeni ischemici.
2 -  La generazione insufficiente del metabolita attivo di Clopidogrel è il principale meccanismo di iporesponsività al farmaco. Le ragioni di ciò vanno ricercate prevalentemente attraverso un ridotto assorbimento intestinale del farmaco, alla variabilità nell’attività degli isoenzimi P450 e dall’interazione farmaco-farmaco (Es. con PPI). Altro meccanismo importante è la variabilità allelica che coinvolge il CYP2C19.
3 - I test di aggregazione piastrinica in combinazione o meno all’analisi genetica riguardo al polimorfismo del CYP2C19 possono essere utili nell’identificare pazienti iporesponsivi alla terapia antiaggregante e pertanto più a rischio di recidive ischemiche. Si necessita tuttavia di...continua a leggere

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