Interessante review sulle attuali conoscenze circa l'uso di agenti inotropi, sia convenzionali che di nuova generazione, nei pazienti critici redatta dai colleghi dell’Heart Failure Unit dell’Università di Atene in collaborazione con i colleghi della Critical Care Medicine, dell’Università di Parigi. I pazienti con insufficienza cardiaca spesso vanno incontro a sindromi da bassa portata a causa della disfunzione cardiaca. I convenzionali agenti inotropi sembrano essere utili nel ripristinare i parametri emodinamici ed a migliorare la perfusione degli organi periferici, ma possono aumentarne la mortalità sia a breve che a lungo termine. I nuovi inotropi sembrano essere promettenti nella gestione di questi pazienti, non presentando gravi effetti avversi. Gli inotropi più raccomandati dalle ultime linee guida della Società Europea di Cardiologia sono il levosimendan e la dobutamina. Dati recenti...continua a leggere
ABSTRACT SEMPLIFICATO DEI CONTENUTI DI CARDIOLINK SCIENTIFIC NEWS
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